Ho deciso di parlarvi di gelosia, un argomento caro a molti…se non a tutti.
Cercherò di dirvi la mia a riguardo..
Innanzitutto al concetto di gelosia non riesco a non affiancare quello del volersi bene poiché, a mio parere, essere gelosi equivale a non volersi bene, nel senso di non voler bene a se stessi!
E questo è il punto fondamentale, alla base di ogni gelosa vicissitudine.
Potrei non aggiungere altro, ma ho voglia di impelagarmi un po’ in questa fitta e invalicabile ragnatela invisibile chiamata “gelosia”.
Generalmente lo stato di gelosia è esercitato da chi vive con insicurezza, ansia e possesso una relazione.
Credo che la gelosia non nasca semplicemente dalla paura di perdere una persona, ma nasca soprattutto dalla paura di condividerla.. E non siamo abituati a pensare che la persona che amiamo o che ci ama, possa essere contemporaneamente amata da qualcun’altro…e a sua volta ricambiare.
La paura che questo amore condiviso si estenda maggiormente è dettata dalla paura delle paure, quella al di sopra di tutte, e cioè la paura del contatto: la cosa che ci spaventa di più è che la persona che amiamo possa toccare o essere toccata da qualcun’altro. Un timore così grande che la maggior parte delle volte sfocia nel patetico, quando un semplice sguardo può dar fuoco agli animi più indomabili, toccando persino più a fondo di una mano. Uno sguardo che, agli occhi del geloso, può equivalere ad un tradimento effettivo: il geloso assiste ad un vero e proprio atto sessuale. Sente grida bruciargli dentro. Si sente nudo, come se il suo corpo fosse improvvisamente spogliato da ogni dignità, logorato e spremuto fino al midollo…un corpo ormai da buttare.
La persona che riceve ed accoglie lo sguardo appare invece come un fiore appena sbocciato, desideroso di luce e generoso di donare il suo nettare. Non si può competere con esso. E’ caos.
La situazione peraltro cade sul patologico quando lo scambio di sguardi in questione diventa puramente immaginario e cioè nato nella fantasiosa mente del geloso. Una mente nella quale si auto-proietta un film inedito che gira velocemente su una pellicola la quale ricopre, avvolge e schiaccia la realtà, fino a distruggerla… Una realtà che ha ormai ceduto il suo posto all’immaginazione per andarsi a fare una bel viaggetto di sola andata!!
E non ha senso aspettare che ritorni.
Situazione ricorrente
: immaginate di essere in un gruppo di persone, di amici. Fra queste c’è quella che desiderate, che amate. Fra una chiacchierata e l’altra prendono parte al gruppo altre persone a voi sconosciute, le quali iniziano a scambiare sguardi, sorrisi e battute amichevoli con il vostro amato. Come vi sentireste? Il geloso si sentirebbe spodestato, decentrato, valicato, minacciato, SFIDATO.
Il film è già da un pezzo iniziato.
Il secondo tempo arriva così subito ma non termina mai.
E’ sempre un fottutissimo infinito film.
La gelosia è un buio e freddo tunnel.
Un labirinto d’ortiche.
Ti perdi,
non vedi più nulla,
soffri.
Soffri. Soffri. Soffri.
Si, cazzo …SOFFRI!
Beh, o questo è un mondo di masochisti oppure è un mondo di decerebrati!
Un mondo di registi che vivono i loro paranoici film di cui sono gli unici spettatori.
Il geloso generalmente attribuisce le colpe di ogni sua sofferenza all’altro. La sua gelosia è guarda caso sempre giustificata!
In una società dove il desiderio è visto come mancanza e la relazione come possesso, la sofferenza è quasi un obiettivo da raggiungere. E’ una continua gara a chi soffre di più.
Le persone felici e spensierate sono fuori moda. Sono dei pazzi!
Mentre il geloso vede ogni intruso come probabile sfidante, il pazzo lo vedrebbe come un probabile amico, se non amante.
Per il geloso il triangolo è una minaccia, per il pazzo è una promessa.
La geometria non è un reato! Diceva Renato..
Ma voi…vi volete bene?
Ve lo chiedo da ex gelosa cronica!
Cos’è per voi un sentimento?
Pensate che sia qualcosa di programmabile? Qualcosa di gestibile? Qualcosa da poter reprimere a comando? No, certo che no.
Mettetevelo in testa: NON POTRETE MAI GESTIRE I SENTIMENTI DELLA PERSONA CHE AMATE!
Io personalmente non vorrei mai al mio fianco persone i cui sentimenti non fossero del tutto spontanei.
Se la persona che amo, ama a sua volta qualcun’altro…io che ci posso fare?
Posso solo decidere se continuare a donargli il mio amore o se tenerlo per me. Ma di certo non posso costringerlo a ricambiare i miei sentimenti né tanto meno ad avere l’esclusiva dei suoi.
Inoltre la gelosia ha il potere di distruggere ogni sentimento d’amore già esistente, quindi non ne vedo proprio il lato vantaggioso.
Non è un’ottica facile da condividere e soprattutto da adottare, ma credo che la nostra serenità venga sempre al primo posto. Basta semplicemente chiedersi: “perché non dovrei essere geloso?”
E non vi è altra risposta che: PERCHÉ MI VOGLIO BENE!
6 gennaio 2014 at 5:44 PM
“La gelosia fisica è in gran parte un giudizio su se stessi. Poiché sappiamo quello che siamo capaci di pensare, immaginiamo che l’altro pensi così” (Albert Camus)
Ma anche:
“Tutta la serenità e l’altruismo e il sacrificio cadono alla presenza di due – uomo e donna – che tu sai che hanno chiavato o chiaveranno. Quel loro sfacciato mistero è intollerabile. E se uno dei due è il tuo sogno? Che cosa diventi allora?” (Cesare Pavese)
Bel caos. 😀
6 gennaio 2014 at 5:47 PM
Essi è proprio un bel caos 🙂 Grazie per le due brillanti citazioni ❤
6 gennaio 2014 at 8:16 PM
se sono geloso, per prima cosa, non ho stima di me. quindi non sono in grado di voler bene, amare, la persona di cui sono geloso, che, inconsapevolmente considero “cosa mia” e non “persona accanto a me”
…è tutto…
myrr
4 agosto 2014 at 4:39 PM
Grazie per l’esplicativa postilla Myrr!
6 gennaio 2014 at 9:03 PM
“Se la persona che amo, ama a sua volta qualcun’altro…io che ci posso fare?
Posso solo decidere se continuare a donargli il mio amore o se tenerlo per me. Ma di certo non posso costringerlo a ricambiare i miei sentimenti né tanto meno ad avere l’esclusiva dei suoi”,
condivido in pieno, cerco anch’io di ripetermelo, ma penso che questo aiuti solo a gestire la gelosia, non ad eliminarla. Dunque, come dici tu, bisogna lavorare sull’insicurezza. Sono d’accordo nel dire che la gelosia non sia una manifestazione dell’amore, ma non credo che ne provi la mancanza.
6 gennaio 2014 at 9:11 PM
Ops… ho letto male, tu non hai detto che ne prova la mancanza. Ho letto male, ma è tutta colpa della lampada, non della mia ansia… 😛
6 gennaio 2014 at 9:24 PM
*del riflesso della luce della lampada
(no, vabbè, oggi proprio non ci sto… :P)
6 gennaio 2014 at 9:25 PM
Ahahah no pasa nada 🙂
6 gennaio 2014 at 9:27 PM
😀
4 agosto 2014 at 4:38 PM
Concordo con te..una certa ottica non elimina la gelosia, ma aiutando a gestirla automaticamente ne diminuisce la portata.. Spesso viene a bussarmi la gelosia… E’ una fedele amica che viene di tanto in tanto a trovarmi, e io la allontano grazie ai migliori monologhi.. Parlo con me stessa, con quella parte di me che grida SI alla vita e dopo una bella chiacchierata la mando simpaticamente a fanculo 🙂
7 gennaio 2014 at 2:45 PM
Il dilemma è se l’amore è un sentimento esclusivo oppure no, cioè, lasciando da parte la gelosia frivola, intendo quella esagerata e fondata su delle paranoie e sull’insicurezza della persona, ma nel caso in cui veramente ce ne sia una ragione fondata, allora se io posso amare più persone posso anche concepire o sforzarmi umanamente di farlo, che ciò accada anche all’altro, ma se ciò non è possibile, allora finisce tutto, scusa il ragionamento contorto, ma in effetti su questi temi sono incerto, se ti ricordi ti avevo già chiesto, visto che sei molto penetrante nella materia 🙂 Grazie!
7 gennaio 2014 at 2:57 PM
Quali scuse, anzi grazie per il ragionamento “contorto”…mi fa sentire meno sola! 🙂 Inoltre è un ragionamento che faccio continuamente io stessa.. In molti non concepiscono una certa visione “moderna” delle relazioni, ma in molti altri invece c’è un’adesione parziale, nel senso che rivendicano una libertà che negano però agli altri.. E no, in questo caso non funzionerebbe proprio nulla! Ad ogni modo ai miei occhi l’amore non sarà mai un sentimento esclusivo.. Ho molte incertezze anch’io sull’argomento..o meglio, ho certezze la cui stabilità a volte è dubbia.. Però di una cosa sono certa:
L’Amore non è contenibile.
Ps: grazie per aver tirato in ballo la gelosia frivola (e stimolante), poiché c’è chi già l’ha citata per “contraddire” parte del mio articolo.. Ma a mio parere questa non è neanche annoverabile come gelosia..
7 gennaio 2014 at 4:14 PM
“L’Amore non è contenibile”
sono d’accordo, però dovrebbe essere “regolabile”, se vogliamo costruire delle relazioni complesse e allo stesso tempo serene. Ho trovato alcuni spunti in Sartre, quando parla della morale “della délivrance et du salut”, che però rimane un’idea in sospeso, v.
http://enigmainrete.wordpress.com/2013/09/27/lincontro-con-laltro-da-letre-et-le-neant-1943-di-j-p-sartre/
4 agosto 2014 at 4:37 PM
“..capacità di amare l’altro rispettandone la libertà, cessando di agire in modo tale da rispecchiare nei propri comportamenti la visione dell’altro, quindi essere essi stessi liberi e accettare che l’altro non ci ami nello stesso modo come è amato da noi.”
Non devo aggiungere altro…
1 febbraio 2014 at 2:51 AM
grazie mac!!
3 febbraio 2014 at 12:28 AM
❤